QUATTRO CAROGNE A MALOPASSO! Prima di tutto, i doverosi ringraziamenti ai frequentatori di Filmbrutti.com, truth about enzyte ed in particolare a Zedoneterror per il reperimento (da estendersi allo sconosciuto eroe che materialmente ha recuperato il dvd direttamente dal regista) e Raminchia per la distribuzione. Per chi non avesse capito di cosa si parla, si tratta della versione integrale ed ufficiale dello spaghetti-western su cui il grande Vito Colomba improvvisava le sue leggendarie "lezioni di regia" riprese da Mai dire TV. Bill Nelson torna dopo dieci anni al suo paese (indovinate un po': Malopasso, che pare trovarsi in provincia di Trapani), dove era talmente popolare che nessuno si ricorda di lui; lo sceriffo lo avverte con il ragguardevole tatto siculo del fatto che i suoi genitori sono morti tempo addietro per mano di alcune Carogne® al soldo dell'empio Paker (o Parker, a vostra scelta). Inutile dire che lo sceriffo si è guardato bene dal fare indagini, perché in fondo in fondo è affezionato alla sua vecchia pellaccia; Bill - che, quando se ne ricorda e riesce a smettere di ridere, fa anche una faccia adeguatamente sofferente per la dipartita dei sui vecchi - stabilisce di non aver davvero di meglio da fare che cercare vendetta. Ma non si creda che tutto segua i binari già tracciati da centinaia di altre pellicole: il finale - che non svelo - è infatti quanto di più spiazzante ed anti-catartico si possa concepire. Oltre al fatto che il pistolotto conclusivo è scritto in un italiano a dir poco improbabile. Diretto alla "ECCELLENTE la prima", con attori tutti da vedere ed in ambientazioni ricreate ad arte (vuole la leggenda che il saloon sia stato realizzato in casa del regista, che poi ha lasciato tutto inalterato), ciò che più traumatizza sono i numerosi dialoghi tragi-comici in un siculo-italiano di rara espressività (nel senso che raramente risultano espressivi e/o comprensibili). Non posso davvero elencare tutti i momenti trash, ma tenete d'occhio gli impianti elettrici, gli ondulati sul soffitto, gli elicotteri e le auto in sottofondo e... ok, tutto. Voto: SENZA VOTO! I voti sono per sciocchezze come WALL-E! Come si può dare un voto all'AMORE?!?! scritto il 11/02/2008 01:47:00 PM Email this • Subscribe to this feed • Save to del.icio.us • Digg This! • Stumble It! Non avevo grandissima fiducia in Tropic Thunder, non fosse altro perché conosco pochissimo Ben Stiller e temevo fosse una delle solite parodie facilotte. Devo invece calarmi il cappello di fronte al tizio che ha scritto e diretto uno dei migliori film comici degli ultimi anni. Storia di una troupe disastrata che sta cercando di girare un film tratto da un noto romanzo di guerra e che si ritroverà presto nei guai a causa dell'eccessivo lassismo sul set e delle troppe prime donne. Il povero regista si vedrà forzato dal produttore a terminare la pellicola in maniera rude: i protagonisti verranno lasciati soli nella giungla, mentre vengono ripresi da telecamere nascoste. Grondante citazioni cinematografiche, il film si regge meravigliosamente sulle spalle di ottimi attori: bravi Ben Stiller e Jack Black, stupefacenti Robert Downey Jr. e Tom Cruise; non mancano anche piccoli camei di altri grandi (Nick Nolte su tutti). Quello che davvero colpisce è il fatto che non solo riesce a far ridere (in larga parte a far sbellicare, a dire il vero), ma ha pure dei signori dialoghi ed una eccellente sceneggiatura. Voto: 8. Bello davvero. scritto il 10/30/2008 10:11:00 PM Email this • Subscribe to this feed • Save to del.icio.us • Digg This! • Stumble It! WALL·E è la perfezione fatta cinema. Punto. Ultimamente la Pixar mi aveva fatto temere d'aver intrapreso un nuovo corso un po' banale e sempliciotto (vedi Ratatouille e Cars, che pure - chiariamo - non erano brutti film in sé), sotto l'ombrello di una Disney in cronica crisi di idee. La trama (ma perché leggerla? Tanto DOVETE vederlo ): la Terra è al collasso per l'eccesso di rifiuti, unica - pigra - soluzione trovata è il partire su una flotta di astronavi extra-lusso per una crociera di cinque anni, mentre sul pianeta una torma di WALL-E (piccoli compattatori di rifiuti cingolati) ripulisce il mondo. Solitudine, sentimenti e voglia di (e difficoltà a) relazionarsi, WALL-E è una storia d'amore. Sceneggiatura a dir poco coraggiosa (il film è in larga parte muto), regia superba ed impeccabile, tutto concorre alla creazione di un capolavoro in cui non sposterei una virgola; sono bellissimi perfino i titoli di coda e l'intricatissima società robotica che popola l'astronave. Dell'aspetto tecnico inutile anche parlarne: la Pixar sposta di nuovo l'asticella in una gara che da quando è stata fondata è solo contro se stessa. |